1. 01 - stomaco aperto Claudio Orlandi e PANE 0:30
  2. Termini haus Claudio Orlandi e PANE 0:30
  3. 03 - Abu Graib Claudio Orlandi e PANE 0:30
  4. 04 - la sintesi Marisa Perrelli e AURELIA 0:30
  5. 05 - il piccolo principe Roberto Cavalcante 0:30
  6. 06 - strali Francesco Cappiotti e FACCIASCURA 0:30
  7. 07 - i cavalli di Cortez Enrico Cibelli e AMBARABA' & RATAFIAMM 0:30
  8. 08 - soprattutto niente sotto Francesco Dal Corso e TRE VERTICALE 0:30
  9. 09 - la finestra Francesca Dragoni e PETRAMANTE 0:30
  10. 10 - cenere al vento Ugo Ferrari 0:30
  11. 11 - e così sia TETES DE BOIS 0:30

19° rassegna premio Paolo Pavanello – giovani cantautori italiani

Formato CD
(C) (P) 2005 Lilium Produzioni

19° Rassegna Premio Paolo Pavanello – giovani cantautori italiani
Teatro Sociale, Trento 14 maggio 2005

Occorreva un documento che fermasse la squisita ricerca condotta da anni dalla Pro Cultura di Trento, insieme al Centro Sevizi Culturali S.Chiara della stessa città, che in ben 19 Edizioni ha dato vita all’unico Premio di Musica di qualità italiano intitolato alla memoria di un Artista sconosciuto: Paolo Pavanello, un giovane amante della musica e della canzone, morto suicida nel 1985, prima di riuscire a testimoniare con registrazioni o pubblicazioni la propria opera. Il Premio, che quest’anno compie i 20 anni di attività, e che ha sempre lavorato alla ricerca di talenti lontano da facili connubi con apparati discografici, ha affidato dal 2002 la Direzione Artistica alla sensibilità e alle capacità di gianCarlo Onorato e l’organizzazione alla professionalità della Lilium Produzioni, ottenendo nelle tre ultime Edizioni un salto di livello e di estensione dell’iniziativa a tutto il Paese. La costanza e la continua crescita da manifestazione regionale ad avvenimento nazionale (centinaia di adesioni da tutto il territorio), si deve alla personalità del poeta trentino Renzo Francescotti, fondatore e Presidente del Premio sin dalla Prima Edizione. Così trasformato il Premio Pavanello, dedicato ad Autori che non abbiano compiuto il 35mo anno d’età e privi di un contratto, non teme confronti in fatto di selezione e proposta di nuovi talenti, e questo disco ne è la testimonianza. Registrato dal vivo la sera della Finale, il 14 maggio 2005, il disco documenta le qualità dei selezionati e il coraggio nonché l’impegno di chi offre opportunità reali alla musica senza lustrini.
Sfila così la veemenza istrionesca del vincitore 2005, Claudio Orlandi con i PANE, che in virtù di tale risultato gode della presenza di ben 3 brani nel disco. Con i brani “Stomaco aperto” e “Termini Haus” introduce l’attento pubblico presente nello splendido Teatro Sociale nella propria dolorosa teatralità, imperniata sulle dinamiche narrative di una voce ora cavernosa ora straziante nel disegnare un paesaggio umano di sofferenza. Pluripremiato anche altrove, Orlandi ottiene il consenso unanime della Giuria anche con il delirio lucido di “Abu Graib”, in cui si denuncia con tinte fosche la brutale attività criminosa condotta sui detenuti della guerra in Iraq, sostenuta da una ballata grottescamente cullante. Altro registro proposto da Marisa Perrelli e AURELIA 520, premiati qui per la Migliore Esibizione, con “La Sintesi” il cui recitato iniziale fa da contraltare all’irruenza e alla freschezza di un rock cadenzato ed elegante. Tutti differenti e tutti a proprio modo onestamente versati su una dimensione autoriale, così scorrono il torinese Roberto Cavalcante con “Il Piccolo Principe”, il veronese Francesco Cappiotti e FACCIASCURA, che basa la propria energia sulle qualità vocali del fratello Carlo Cappiotti; Enrico Cibelli e AMBARABA’ & RATAFIAMM con “I Cavalli di Cortez” che sciorina una visione più colta, a metà strada tra jazz e tradizione e subito dopo questa partecipazione vince il prestigioso PREMIO CIAMPI, nonché il PREMIO SIAE, e ancora il rock stravolto del trentino Francesco Dal Corso con TRE VERTICALE, con la sua ballata fuori dagli schemi “Soprattutto niente sotto”, fino all’altra figura femminile Francesca Dragoni e il pop espresso dal suo combo PETRAMANTE, ed infine Ugo Ferrari, che affida ad una vocalità struggente la ballata sinuosa e di sapore sudamericano “Cenere al vento”. Ospiti della Serata il gruppo Tetes de Bois, presenti nel disco con il brano “E così sia” tratto dal recente “Pace e Male” (il manifesto, 2004).
Il CD è in collaborazione con il Centro Santa Chiara di Trento.