1. 01 - Sasha gianCarlo Onorato 0:30
  2. 02 - Il carnevale dei morti gianCarlo Onorato 0:30
  3. 03 - Else Lied gianCarlo Onorato 0:30
  4. 04 - l'illusione di salvezza gianCarlo Onorato 0:30
  5. 05 - Il tuo venire gianCarlo Onorato 0:30
  6. 06 - Io ti battezzo gianCarlo Onorato 0:30
  7. 07 - elegie del sangue gianCarlo Onorato 0:30
  8. 08 - un ragazzo speciale gianCarlo Onorato 0:30
  9. 09 - Il nostro fiero canto gianCarlo Onorato 0:30
  10. 10 - reginebambine gianCarlo Onorato 0:30

TRAILER SANGUE BIANCO

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Sangue bianco

Artist : gianCarlo ONORATO
Genre : ,

Formato CD DigiPack
© (P) 2010 Lilium Produzioni / Master Music

Salutato dalla critica come opera di rara intesità e di profonda ricerca stilistica e formale, accolto con il Premio alla Carriera PIMI Faenza 2010, e insignito del Premio Giacosa, Le Parole della Musica, Sezione Le Nuvole 2012, “sangue bianco” oltre ad essere un’opera di rottura con la forma canzone tradizionale, ponendosi come elemento di dialogo con la precedente produzione tanto dell’Autore stesso, quanto di tutto il patrimonio autoriale del Paese, è un disco in cui transitano e si condensano tutte le istanze ideative, liriche e di slancio innovativo maturate negli anni da Onorato. Il connubio tra testo e musica giunge qui ad una sintesi in cui i due elementi, seppure manifestandosi in una forma ancora vicina alla canzone ne sorpassa i limiti angusti, per elevarla a dimensione altra, in grado di attingere a tutto l’arcobaleno delle possibilità date dalla composizione musicale. Vi convivono dunque momenti lirici di sospesa e dolorosa malinconia, come “Else Lied” tracciata sulle suggestioni dei versi della poetessa Else Lasker Schuler, e slanci di potenza come “Il carnevale dei morti” in cui Onorato riprende una lirica di Anna Lamberti-Bocconi, sua storica spalla ai testi da “io sono l’angelo” in avanti, per disegnare un memento sulla deriva del pensiero unico dilagante. Ballate senza tempo come “il nostro fiero canto” e “un ragazzo speciale” collocata questa in una critica dolente e al tempo stesso luminosa ad una inutile netta divisione tra i sessi, fanno dell’album una sorgente di emozioni che si susseguono di traccia in traccia. “io ti battezzo” delinea i contorni di una invenzione musicale impetuosa e drammatica, sugli scarni e crudi versi della poetessa Paola De Benedictis, e “Sasha” trasporta invece in una altalena di visioni, caduta nel niente etereo dell’autoelezione di sé. Ancora il piacere come chiave di volta della comprensione profonda si presenta con “il tuo venire” in cui stavolta il climax è femminile, indagato come atto devozionale da parte di un maschio votato alla bellezza intera in quanto ripresa dall’interno. “elegie del niente” sono invece le voci interiori che sbaragliano mettendo a nudo il dilemma della coscienza. Se ne “l’illusione di salvezza” vi si incontra un Onorato solido esploratore della ballata scomoda ma intensamente seducente, il pregiato avimento su cui ci si incammina con “reginebambine” porta a fondere in un’osmosi di luce la sensualità e la ricerca abissale del senso delle cose. Oltre a costituire l’opera che gli permetterà di calcare per la prima volta le assi del palco dell’Ariston come Ospite del Premio Tenco, il disco segna anche un importante ritorno sulle scene dl vivo, dopo anni di rare apparizioni, un ritorno che inaugura una presenza sui palchi di tutto il Paese, e che da quel momento non mai verrà meno.