GAMAAR

GAMAAR

GAMAAR è un progetto inedito cantato in italiano dal sound alternative rock: un’orgia tra chitarre fuzz e scene Pulp.
Gabriella Diana, cantautrice e produttrice bresciana, dopo anni da solista sente l’esigenza di formare una band. L’incontro con il bassista Cristian Bona e Ylenia De Rocco alla batteria darà vita a GAMAAR. Il progetto prende il nome dal cinema parigino “Le Gamaar” dove, nel film di Quentin Tarantino “Bastardi senza gloria”, viene usato un mezzo di cultura (la pellicola cinematografica) per combattere l’oppressione nazista.
I loro live sono caratterizzati da messaggi sonori forti e un pizzico di teatralità, che accompagnano i testi personali, introspettivi e a tratti sarcastici. Ad ottobre 2022 esce “KAFKA FOR PRESIDENT”, il loro disco d’esordio, con la collaborazione del produttore artistico Amerigo Lancini. La copertina del disco, realizzata con il fotografo Paolo Barretta, è stata selezionata tra le dieci finaliste del concorso fotografico mondiale indetto da “The independentphotographer”. 

Nel 2024, dopo l’incontro con Enzo Onorato di Lilium Produzioni, cominciano a progettare e lavorare nuovo materiale, sperimentando tra i generi e sviluppando messaggi incisivi con uno stile accattivante e provocatorio.

aspetti extra-musicali caratterizzanti della band
GABRIELLA DIANA  è appassionata di cinema e ama cucinare: vegana da anni tiene molto alle tematiche ambientali e si considera antispecista. Appartenente alla comunità LGBTQIA+ ha cercato di coinvolgere collaboratorə a loro volta appartenenti alla comunità.
CRISTIAN BONA è liutaio, ripara e costruisce strumenti musicali: ha aperto l’attività quasi contemporaneamente alla fondazione della band. (Vegetariano ).
YLENIA DE ROCCO dipinge quadri e sa imitare perfettamente l’ululato di un lupo.

Così la Stampa su
KAFKA FOR PRESIDENT

RockIt
“Una formazione molto promettente per quel che riguarda l’alternative rock italiano.”
(…)
“ Le canzoni non sono solo registrate, sono interpretate, prendono vita, diventano reali grazie a tutta la rabbia assorbita dai testi.
(…)
La scelta di mostrare aspetti del progetto più immediati uniti ad alcune caratteristiche ricercate e difficili da far rientrare solo nell’ambito del rock rende il lavoro meno ordinario: la curiosità che nasce già dopo pochi ascolti è tanta ed è sincera quanto l’album stesso.”

Indieforbunnies
“suoni piacevolmente ruvidi, le chitarre che fanno il loro dovere, la voce femminile molto versatile, la melodia che arriva sempre e comunque.”
(…)
“un disco genuino, che non fa finta di essere rock o di essere pop, che non si preoccupa di avere i piedi in tante scarpe, ma che va dritto per la sua strada, in modo sincero.”

Foxyladyascolta
“Il rock sincero e la potenza dei testi nudi e crudi di Gamaar vogliono raccontare la claustrofobia sociale Ma anche la frustrazione di questo periodo pieno di incertezze. Oltre alla ricerca continua di quel piccolo spiraglio di luce che possa portare la speranza nella vita quotidiana per non perdere del tutto la voglia di vivere.”

Beat&Style
“un disco arrabbiato, un disco anticonformista che cerca di denunciare l’attuale società dell’apparenza avallata dal capitalismo incessante. Suoni acidi e distorti fanno da involucro perfetto per una band che ha come unico obiettivo quello di veicolare un messaggio importante al suo ascoltatore.”